Giro d’Italia 2020, scontro sulla Grande Partenza: Palermo annuncia, la Regione smentisce
Il Giro d’Italia 2020 potrebbe non partire da Palermo. Quando sembra ormai tutto già deciso, tanto che lo stesso sindaco della città Leoluca Orlando ne ha dato l’annuncia, arriva la doccia gelata da parte della Regione. Una sorpresa per tutti le parole dell’Assessore Regionale allo Sport Manlio Messina, che ha smentito le parole del primo cittadino. Non solo non è ancora stato deciso, ma “al 99% il Giro non partirà da Palermo“, secondo colui che è tra i resposanbili di questa Grande Partenza della Corsa Rosa, nonché del Giro di Sicilia, collaborando fattivamente con RCS Sport. A mettere i soldi è infatti la Regione, proprio tramite il suo dipartimento, tanto che lo stesso Orlando lo aveva ringraziato per la “straordinaria occasione di rilancio anche in chiave turisticia” concessa alla sua città affidandogli la prima tappa del #Giro103.
“È un riconoscimento e allo stesso tempo un’opportunità per la nostra città – aveva scritto con gioia il primo cittadino del capoluogo siciliano – Un modo per contribuire, ancora una volta attraverso lo sport d’eccellenza a questa lunga fase di ripartenza del nostro paese. La tappa inaugurale è sempre un momento importante e significativo e siamo certi che Palermo e i palermitani accoglieranno gli atleti, le squadre e i tanti che seguiranno il Giro con il calore e la passione che questa manifestazione merita”.
Parole chiare ed inequivocabili, che andavano a confermare le indiscrezioni di queste ultime settimane. Ma sono durate poco: “La Regione stabilisce il piano territoriale e che finanzia la corsa. Io non ho ancora deciso da dove partirà”, era stata la brusca risposta di Messina (che a scapito del nome è di Catania) a PalermoToday. Aggiungendo una tappa alle tre già originariamente previste dal percorso iniziale, RCS al momento ha confermato solo la Sicilia come sede della grande Partenza, ma ufficialmente non ha ancora rivelato la città. Se appare certo sarà una cronometro, per il momento bisogna dunque fare un passo indietro vista la perentorietà dell’Assessore Regionale.
Toni più morbidi in serata, ma il concetto è rimasto tale: “Nessuna polemica con il sindaco. L’ipotesi di Palermo, per la partenza del Giro d’Italia era appunto soltanto una ipotesi, ma siccome una delle tappe, quella che da Monreale porta ad Agrigento, passerà proprio dalla città di Palermo, abbiamo deciso di dare visibilità anche ad un altro territorio siciliano. Ora stiamo valutando tre ipotesi, per cui siamo in stretto contatto con Rcs per l’esito delle valutazioni tecniche dei tre percorsi. Una volta che avremo l’esito decideremo quale sarà la scelta migliore, in base al territorio e anche all’individuazione di una città-simbolo della Sicilia”.
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